Le Pillole di Vittoria
I benefici del massaggio (18 giugno 2018)

Fin dai tempi più antichi la Massoterapia o Massaggio Terapeutico, è stata una delle pratiche “mediche” più diffuse. Fu Ippocrate, nell’ antica Grecia, a parlare per primo di “frizione delle mani verso l’alto” da praticare su zone del corpo dolenti apportandone beneficio. Nell’antica Roma, il Massaggio veniva considerato una pratica medica importante per la cura della salute assieme ai bagni in acque termali e al bagno turco.
Oggi, la Massoterapia nell’ ambito della salute, viene considerata una vera e propria terapia medica efficace in caso di traumi, dolori muscolari, stress psico-fisico, come già detto in associazione ad altre tecniche e tecnologie.
Le mani sono un importante strumento di conoscenza e di comunicazione, a livello della nostra corteccia cerebrale, osservando la mappa dell’Homuncolus corticale, le mani hanno un’innervazione maggiore rispetto a tutto il corpo.
Le mani possono donare sollievo ed energia, possono trasmettere calma o agitazione, calore o freddezza: pensate a quando stringete la mano a qualcuno quante informazioni vi arrivano!
Con le mani posso prendere o dare. Il massaggio lo reputo un vero e proprio DONO di qualcosa di se’ all’altro.
Ma cos’è il tatto oltre ad essere uno dei 5 sensi?
Già nel feto di 2 mesi il tatto è sviluppato, ancor prima dell’udito e vista e già sentiamo nel ventre materno. Gli abbracci, le carezze e l’allattamento influenzano l’equilibrio psichico e fisico, l’autostima, l’apprendimento dell’individuo. La pelle è molto innervata e questa ricettività nervosa ci serve a delimitare i confini del nostro Io, ma in particolar modo serve per proiettare la nostra sensibilità al mondo esterno per limitarne la distanza. Il tatto coinvolge sempre la costante del nostro corpo. Il toccare ci da la prova dell’esistenza di qualcosa o qualcuno, guardare non basta. Il contatto con l’oggetto ci da la possibilità di avere informazioni su di esso e lo stesso vale per il massaggiatore. Massaggiando l’altro entriamo nella sua vita, percepiamo se è caldo o freddo, rigido contratto o rilassato, se la parte sinistra e la parte destra hanno la stessa mobilità oppure no. Un corpo che tocca o che viene toccato, esprime un bisogno di intimità e fusione molto profondo, rispetto ad un corpo che vede o che è visto… Proprio per questa ragione il contatto fisico con le figure genitoriali è fondamentale, in quanto la sua mancanza può portare in età adulta a stati d’ansia e atteggiamenti evitanti nell’intimità. Il contatto riduce la distanza tra noi e l’altro, tra noi e il mondo.
Nel contatto ci si sente protetti, rassicurati, come quando siamo nella pancia della mamma, che si rimane fluttuanti e nello stato fusionale e primario del sentire. Ed è proprio per questo motivo che la pratica del massaggio, va ben oltre all’estetica fine a se stessa. Il fare o ricevere un massaggio può essere l’arrivo ad un benessere più intimo, che ci riporta a quell’esperienza originaria di ritorno a casa, nel ventre materno.
Perchè concedersi un massaggio rigenerante con regolarità
Il mondo dei massaggi offre tantissime possibilità di scelta e di conseguenza numerosi ambiti di applicazione. Un massaggio può generare, in base alle tecniche che vengono applicate sul corpo ed ai tessuti maggiormente trattati, reazioni e benefici differenti. In questo articolo approfondiamo i 10 motivi principali per cui un massaggio può far bene a chiunque.
Vediamoli di seguito:
Alleviare l’ansia e lo stress: uno dei motivi più diffusi per cui spesso ci si concede un massaggio è semplicemente per rilassarsi. La società di oggi, nonostante le comodità che ci offre, porta al nostro corpo ed alla nostra mente molto stress. Il lavoro, la famiglia, la casa, tutte le cose da organizzare e gestire. Staccare la testa per un’oretta e lasciare che anche i muscoli scarichino tutta la loro tensione è già un pensiero sufficiente per concedersi un massaggio ogni tanto.
Alleviare il mal di schiena: nello specifico, il massaggio se eseguito con le tecniche corrette e sui tessuti giusti, può essere risolutivo ed utile anche per diversi dolori, soprattutto quelli causati da contratture e posture sbagliate mantenute nel tempo. Il mal di schiena quindi, se non è causato da condizioni severe, ortopediche o neurologiche, può essere risolto anche con un massaggio.
Dormire meglio: molte persone oggi soffrono di disturbi del sonno. Questi possono essere legati all’ansia, allo stress o alla troppa tecnologia che ci circonda, che a volte ci porta ad avere lo smartphone davanti agli occhi fino a tardi o a guardare la tv fino a notte fonda. Il massaggio, specie se di tipo rilassante e delicato, induce un forte rilascio di serotonina aumentando la sensazione di tranquillità e abbassando la percezione di stress. Questo favorisce, soprattutto se viene eseguito nelle ultime ore della giornata, anche il sonno e la fase di addormentamento.
Espellere le tossine del corpo: il massaggio linfodrenante, così come quelli fortemente incentrati sul miglioramento della circolazione sanguigna, permettono ai singoli tessuti e organi del corpo di liberarsi di tossine che si accumulano come scarto del nostro metabolismo giornaliero. Ciò rende il sistema più funzionale, meno infiammato e meno “intossicato”.
Il consiglio dopo un massaggio di questo tipo è quello di bere acqua, in modo da aiutare i reni ad espellere le sostanze che non ci servono.
Migliorare la flessibilità: lo stimolo profondo sul tessuto connettivale permette ai muscoli di liberarsi delle strutture più rigide che ne condizionano l’elasticità. Questo permette in ogni articolazione del corpo di avere più libertà di movimento e di conseguenza sviluppare nel lungo periodo meno infiammazione e dolore.
Alleviare il mal di testa: una grande quantità di cefalee è di origine muscolare. Sono dette infatti muscolo – tensive e si sviluppano soprattutto in seguito ad aumentata tensione dei muscoli del tratto cervicale. Uno dei più coinvolti in questo caso è il trapezio, insieme agli scaleni. Un massaggio a questi muscoli, in questi casi, può aiutare molto nella risoluzione dei sintomi.
Ridurre la depressione: ci sono molte ragioni per cui la depressione ed il trattamento della depressione possono richiedere e necessitare di un approccio collaborativo ed interdisciplinare tra molti operatori sanitari. La terapia svolta con i massaggi può essere importante nell’aiutare i pazienti affetti da depressione, specialmente se legata a malattie o dolori cronici, magari derivanti da patologie autoimmuni o degenerative. Oltre a favorire la circolazione sanguigna e linfatica, il massaggio può abbassare anche i livelli di cortisolo circolante, il così detto ormone dello stress. Questo meccanismo non farà altro che creare una sensazione di sollievo, legata anche ad un rilascio di dopamina e serotonina.
Aumentare la risposta immunitaria: attraverso il meccanismo descritto in precedenza, in cui il massaggio è in grado di ridurre i livelli di cortisolo, un trattamento è in grado anche di favorire l’attività del sistema immunitario. Questo non quando siamo già ammalati e quindi stiamo affrontando una malattia già espressa, ma nei momenti di salute, semplicemente rinforzando i nostri sistemi di controllo e di protezione. Migliora la qualità della cute, anch’essa una barriera importante, migliora l’attività dei linfociti, veri e propri guerrieri al nostro servizio e migliora l’eliminazione delle tossine (come accennato prima), riducendo l’infiammazione generale e abbassando la predisposizione a sviluppare ulteriori stati patologici.
Migliorare la qualità della vita negli anziani: il benefico effetto svolto dal massaggio sul tessuto connettivo e sulla circolazione sanguigna, permette di apportare più ossigeno ai tessuti del corpo e di rendere più elastiche e mobili le strutture. Ciò dà un grosso vantaggio alle persone anziane che magari svolgono poco movimento per riduzione delle loro possibilità motorie, ed in più magari soffrono di patologie quali osteoporosi o ipertensione.
Velocizzare il recupero post esercizio: il nostro corpo quando svolgiamo attività fisica, sia esso un semplice allenamento o una vera e propria competizione sportiva, produce delle sostanze di scarto che si accumulano nel tessuto muscolare e anche delle piccolissime lacerazioni alle fibre muscolari che vengono maggiormente utilizzate. Questo è normalissimo e fa parte della nostra fisiologia. Il massaggio in questo caso, favorendo anche qui la circolazione dei liquidi corporei (sangue e linfa) rende molto più rapido il recupero e la riparazione dei tessuti, rendendo quindi il nostro sistema più pronto ad affrontare da lì a pochi giorni o poche ore una nuova sfida dal punto di vista fisico – atletico.
Conclusioni
Quindi è chiaro quanto un massaggio possa essere benefico per la nostra salute, sotto diversi punti di vista. Questo non deve indurci a credere che sia la soluzione ad ogni nostro problema.
Per questo rivolgerci ad un professionista della salute ci darà chiarezza sul da farsi di volta in volta per prenderci cura di noi stessi, anche in forma preventiva!
È importante affidarsi sempre a fisioterapisti laureati per effettuare trattamenti di massoterapia. Molti pazienti effettuano trattamenti da abusivi e da personale non sanitario, questo sicuramente mette a rischio la loro salute. Se vuoi affidarti a degli esperti e iniziare a risolvere il problema, consulta l’albo dei fisioterapisti per capire se il professionista a cui ti stai affidando è un vero fisioterapista oppure no.
Com'è fatta la colonna vertebrale (13 agosto 2019)

Partiamo dal conoscere prima di tutto l’asse portante del nostro tronco: la colonna vertebrale.
La colonna vertebrale è formata da 33-34 vertebre, di queste 24 sono mobili e le restanti 9-10 sono chiamate “vertebre false” ossia fuse tra loro.
Fanno parte del primo gruppo le vertebre del tratto:
Cervicale: 7 vertebre
Dorsale: 12 vertebre
Lombare: 5 vertebre
Rientrano nel secondo gruppo le vertebre che formano:
Osso sacro: 5 vertebre fuse tra loro
Osso coccige: 4 vertebre fuse tra loro.
Una colonna vertebrale in salute, sul piano frontale (ossia guardano la persona da davanti) è dritta mentre sul piano sagittale (guardandola di lato) ha 4 curve due chiamate “lordosi” e due chiamate “cifosi”.
La lordosi è una curva con la concavità posteriore e caratterizza il tratto cervicale e lombare, mentre la cifosi è una curva con concavità anteriore e appartiene al tratto dorsale e a quello sacro-coccigeo.
Perché le curve fisiologiche sono importanti?
Le curve fisiologiche della schiena si formano dopo il primo anno di età per permettere alla colonna di sopportare più peso. Si ritiene infatti che grazie alle curve fisiologiche siamo in grado di sopportare un peso 10 volte superiore di quello che possa sopportare una colonna priva di curve.
Eppure ogni giorno assumiamo posture che tendono ad invertire le curve fisiologiche: pensa a quando guardi il cellulare che tipo di curva ha il tuo collo, oppure pensa a quando lavori al pc: riesci a mantenere la curva lordotica lombare?
Non è un caso infatti se molte persone che soffrono di mal di schiena o di dolori cervicali, agli esami radiologici riportano “rettilineizzazione del tratto cervicale/lombare” o nei casi peggiore “inversione di curva nel tratto cervicale /lombare, che significa si non solo si è alterata la morfologia della colonna ma si è addirittura invertita.
Cervicalgie e Postura
Se hai letto e visto come è fatta la nostra colonna vertebrale, ti è quindi chiaro che per postura sbagliata del tratto cervicale s’ intende un’alterazione della lordosi, oppure un’alterazione sul piano frontale o su quello trasversale: magari il collo è in lieve inclinazione oppure in rotazione.
I sintomi di un’alterata postura del collo sono:
Cefalee: possono essere dolori che dal collo si protraggono nella parte posteriore del cranio, oppure che sono riferiti in punti della testa come la fronte, o gli occhi dove ci sono alcuni punti di dolore riferito che derivano dal muscolo sternocleidomastoideo.
Vertigini: delle alterazioni posturali e di movimento del tratto cervicale, in particolare della parte alta, possono alterare alcune informazioni propriocettive che giungono al sistema nervoso centrale, che reagisce producendo vertigini e problemi di equilibrio;
Dolore locale: che è presente sia alla palpazione che al movimento.
Dolore irradiato nel tratto dorsale, ci sono dei punti trigger in prossimità delle scapole che derivano da problematiche del tratto cervicale.
Cervicobrachialgia: dolore che dal tratto cervicale si irradia lungo l’arto superiore, anche fino alla mano, nel territorio innervato da uno o da tutti i nervi del plesso brachiale.
Come possono essere curati questi dolori cervicali?
Per trattare questo tipo di condizioni è necessario che il fisioterapista esegua una valutazione iniziale in cui possa valutare a quale distretto appartenga quella determinata sintomatologia.
Sta dunque al terapista l’abilità di comprendere quale sia il distretto interessato(es. tratto cervicale basso C6-C7) e quale siano le tecniche più idonee da utilizzare.
Una volta effettuata la valutazione il trattamento fisioterapico, per qualsiasi distretto della colonna, si compone di tre elementi:
Terapia manuale: esistono moltissime scuole differenti in Italia ed i fisioterapisti oggi eseguono trattamenti integrati in cui utilizzano tecniche appartenenti a scuole differenti.
Mezzi fisici: laser, ultrasuoni, elettroterapia, tecarterapia, ecc.
Esercizi: esercizi di allungamento, esercizi di rinforzo, esercizi di propriocezione, esercizi di equilibrio.
A seconda della tipo di problema e del momento terapeutico il fisioterapista sceglierà l’esercizio più idoneo correlato all’intensità di sforzo e a un numero di ripetizioni adeguato.
Molto spesso le condizioni dolorose del tratto cervicale derivano da un deficit di stabilità, quindi lo scopo dell’esercizio terapeutico è quello di migliorare il reclutamento e il trofismo dei muscoli deputati alla stabilizzazione del tratto cervicale.
Cos'è la Massoterapia (06 febbraio 2020)
La Massoterapia è una forma terapeutica di massaggio caratterizzata da un insieme di manovre praticate con le mani, effettuate per apportare benefici a zone del corpo dolenti, per rilassare la muscolatura o tonificare i tessuti: tutto ciò dipende dalla tipologia del massaggio effettuato.
La massoterapia, grazie al calore che si crea con le mani a contatto con la cute del paziente, produce benessere fisico, stimolando il sistema circolatorio e linfatico, comportando quindi una vasodilatazione e l’eliminazione di tossine con conseguente produzione di endorfine che provocano un equilibrio psico-fisico e una potente attività analgesica.
L’azione delle mani stimola anche i recettori del dolore e favorisce la risoluzione di problematiche mio-fasciali come aderenze o trigger point. La massoterapia a secondo delle tecniche utilizzate può essere effettuata attraverso l’utilizzo dell’intera mano, delle sole dita, delle nocche, gomiti o attraverso l’utilizzo di strumenti specifici, come i miofibrolisori.
A cosa serve la Massoterapia?
La Massoterapia è da considerare tra le pratiche riabilitative fisioterapiche più frequenti e richieste proprio per i benefici che conseguono al nostro corpo.
Con il movimento delle proprie mani, il fisioterapista è in grado di stabilire un contatto con l’epidermide del paziente, inducendo una riposta positiva attraverso la stimolazione nervosa dovuta alla sollecitazione di recettori superficiali.
Le varie tecniche di Massoterapia e Massaggio Terapeutico che vengono effettuate sono indicate e utilizzate in caso di:
Affaticamento muscolare
Contratture muscolari
Spasmi Muscolari
Mal di schiena
Cervicale
Dolori al fianco sinistro
Scollamento dei tessuti cicatriziali
Tonificazione muscolare
Riabilitazione sportiva in caso di traumi
Migliorare la sensibilità propriocezione, dolorifica
Migliorare l’elasticità e il tono della cute
Fisioterapia Dermatofunzionale per le problematiche estetiche
Problematiche del sistema linfatico
Problematiche del sistema circolatorio.
Dunque si ricorre alla Massoterapia per stimolare, in caso di dolore e fastidi, sia per stimolare biologicamnete i tessuti alla guarigione che per il rilassamento del nostro corpo riducendo stress, ansia e fatica, incrementando il recupero muscolare più velocemente soprattutto negli sportivi.
Varie tipologie di Massaggio Terapeutico
Lo scopo del massaggio, come abbiamo visto, è quello di rilassare e ridonare vitalità a zone del corpo soggette a stress e traumi ripetuti. Esistono svariate tipologie di Massaggio Terapeutico, ognuna specializzata in determinati aspetti.
Di seguito ne elencheremo alcuni:
Massaggio di riflessologia plantare: è una tecnica di massaggio terapeutico che attraverso la stimolazione di determinati punti della pianta del piede esercita per riflesso un’azione di equilibrio su alterazioni di precisi punti o organi del corpo. Si basa sui punti riflessi della medicina tradizionale cinese e anche se non ha importanti ricerche scientifiche a supporto è praticata da diversi professionisti sanitari a volte ad integrazione dei trattamneti di agopuntura.
Massaggio linfodrenante: attraverso delle specifiche manovre delle mani, si stimola la circolazione linfatica migliorandone il deflusso. Viene effettuato soprattutto in caso di edemi, gonfiori, ritenzione idrica, cellulite. È consigliato soprattutto in donne in gravidanza per ridurre il gonfiore agli arti inferiori, donne dopo mastectomia con rimozione dei linfonodi per prevenire la formazione di edemi del braccio, in caso di cicatrici dopo un intervento chirurgico. Le due scuole di linfodrenaggio più conosciute in ambito fisioterapico sono Vodder e Leduc.
Massaggio decontratturante: viene eseguito nella maggior parte dei casi in pazienti con contratture muscolari, tipico soprattutto negli sportivi. Le contratture si manifestano per lo più dopo sforzi intensi, con dolore acuto in un determinato punto del ventre muscolare. A volte le contratture muscolari possono verificarsi in caso di atteggiamenti posturali errati che “costringono” i muscoli ad attivarsi in modo anomalo. Il massaggio decontratturante, attraverso sfregamenti, pressioni, impastamenti ha lo scopo di sciogliere le contratture e rilassare il ventre muscolare interessato.
Massaggio connettivale: è un massaggio molto intenso e profondo in quanto deve agire sul tessuto connettivo. Il tessuto connettivo rappresenta il tessuto di sostegno delle varie strutture del corpo e di scambio metabolico con gli altri tessuti. Tutti i nostri muscoli ad esempio sono rivestiti da tessuto connettivo che li protegge e sostiene. In caso di stress muscolare, disturbi, dolore, fatica il massaggio connettivale permette una migliore circolazione sanguigna con conseguente miglior ossigenazione dei tessuti e rilassamento muscolare. Questo tipo di massaggio si effettua con pressioni, sfregamenti e frizioni molto profonde. Il terapista che effettua questo massaggio dovrà essere un professionista specializzato in quanto deve conoscere le varie interazioni che esistono tra tessuti profondi, innervazione e organi interni.
Massaggio sportivo: è un tipo di massaggio terapeutico indirizzato soprattutto agli atleti prima o dopo una performance sportiva. Viene praticato su quelle zone del corpo come gambe, braccia, schiena più soggette a stress fisico dovute a sforzi intensi. È un massaggio che migliora il flusso sanguigno, riduce il dolore, rilassa i muscoli, riduce la stanchezza, migliora la resistenza, previene infortuni preparando il ventre muscolare allo sforzo, allunga le strutture, elimina le tossine prodotte dalla fatica e aiuta la produzione di endorfine. Viene eseguito soprattutto con impastamenti e sfregamenti profondi ad alta intensità. Il massaggio sportivo aiuta anche gli atleti a ridurre le contratture muscolari e la formazione di disturmi mio-fasciali come i trigger point.
Massaggio rilassante: è sicuramente il massaggio più richiesto in quanto agisce sul benessere psico-fisico. Viene proposto in caso di stress, ansia, agitazione, ed è applicato in quelle zone del corpo dove i muscoli si irrigidiscono come collo, schiena, addome in caso di sensazioni non piacevoli. Attraverso delle manovre lente e pressione più o meno profonde, va a riattivare il microcircolo e il sistema linfatico con conseguente miglioramento dello stato fisico e mentale grazie alla produzione di endorfine. Spesso vengono utilizzati degli oli aromatizzati che stimolano nel paziente piacere e rilassamento.
Controindicazioni ed effetti collaterali della Massoterapia
Come ogni trattamento riabilitativo anche la massoterapia ha le sue controindicazioni.
Dunque è consigliato non effettuarla in caso di:
stato febbrile
infiammazioni
alterazioni della pelle come ferite, lividi, ustioni
problemi circolatori come pressione alta o alterazioni delle vene e arterie come flebiti, trombosi
neoplasie, in quanto la stimolazione del sistema circolatorio e linfatico può comportare una diffusione di cellule neoplastiche
difetti di coagulazione
ferite, fratture, osteoporosi di grado avanzato
particolari condizioni in donne in stato di gravidanza.
Sarà cura del fisioterapista effettuare una anamnesi e una valutazione funzionale idonea in prima seduta per evitare peggioramenti o complicanze in pazienti con patologie suddette.
A volte infatti possiamo andare in contro a effetti collaterali temporanei se non è stata effettuata un’idonea valutazione: allergie agli oli utilizzati durante il massaggio formazioni di ematomi se vengono stimolate in modo errato vene e arterie edema e dolore improvviso.

Postura, perché occuparsene? (20 febbraio 2020)
La postura è il modo in cui il nostro corpo si posiziona nello spazio circostante per reagire alla forza di gravità.
Esistono moltissime tipologie differenti di posture, che variano a seconda della posizione (in piedi, seduta, sdraiata), dal tipo di movimento che si sta eseguendo e dalla persona presa in esame.
Tra le varie posture che esistono e che assumiamo nel corso della giornata ci sono posture più e meno ergonomiche, ossia che fanno spendere più o meno energia al nostro organismo per essere mantenute.
Oggi come oggi, più o meno tutti, conduciamo una vita molto sedentaria e con un alto carico di stress che ci porta spesso ad assumere forme posturali dannose che nel lungo periodo provocano danni irreversibili.
Ad esempio è stato studiato che quando teniamo la testa flessa verso il basso per guardare il cellulare, esponiamo il nostro collo ad un carico molto più alto rispetto a quando abbiamo la testa ben dritta e ciò causerà prima o poi dolore al collo, mal di testa e, se non corretto, anche problematiche alle braccia (stai pensando a quante ore al giorno sei in questa posizione?)
Pensa alle ore trascorse davanti ad un PC a studiare e/o lavorare, magari seduto curvo in avanti molte ore al giorno, per molti giorni all’anno e per molti anni, se non si cambia modalità di seduta, altezze di schermo e quant’altro si creeranno deformità vertebrali oltre che dei tessuti molli circostanti dalle quale è difficile uscirne, anzi talvolta è praticamente impossibile, basta pensare a molte persone anziane con la schiena curva e flessa in avanti.
Possibile evitare tutto ciò? Certamente sì!
Gioca di anticipo e previeni facendoti consigliare dal tuo fisioterapista di fiducia e , se non ce l’hai contattami: ti aiuterò volentieri!

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